Film

Lunedì 25 Settembre 2017


Titolo: To the bone
Regista: Marti Noxon
Genere: Drammatico
Anno: 2017
Durata: 107 minuti
Voto personale: 4.60/5 ☆

Trama: La ventenne Ellen affetta da anoressia nervosa affronta un viaggio alla scoperta di sé in un centro gestito da un medico alternativo, tra momenti strazianti e divertenti.

Recensione: Ciao lettori, oggi vi porto un film con una tematica complessa, ovvero l'anoressia. 
La protagonista della pellicola è, infatti, una giovane ragazza affetta da anoressia che, come ennesimo tentativo di salvarle la vita, verrà mandata dai familiari in una casa famiglia per giovani affetti da anoressia e bulimia.
Lily Collins, che in passato aveva anche lei sofferto dello stesso disturbo, si è calata perfettamente nel ruolo, portando sullo schermo scene abbastanza crude e impressionanti, e un mondo di cui non si è soliti parlare nonostante parecchi lo vivano.
Questo film, targato Netflix, ci mostra le emozioni, i sentimenti e il difficile percorso che i pazienti e le loro famiglie devono affrontare per ricominciare a vivere veramente, anche se molto spesso alcune persone non riescano ad uscirne. Vediamo, inoltre, come i parenti si sentano impotenti non potendo far nulla per aiutare e salvare i propri cari, poiché, essendo una malattia psichiatrica, richiede la completa collaborazione da parte del paziente. 
Unica pecca è stato il finale che, personalmente, avrei elaborato in modo differente.
Un film che parla di un argomento di cui si dovrebbe discutere più spesso, a casa e a scuola, per poter salvare chi ne è vittima e per evitare che ce ne siano di nuove.
Per la stessa Lily non è stato facile affrontare quel periodo e arrivare alla meta della guarigione, tanto meno fare un film sull'argomento, ma, come ha poi affermato, non bisogna aver paura di parlarne o vergognarsi se si è stati colpiti da questo disturbo.





Venerdì 16 Settembre 2017
#settimana a tema 1


Titolo: Inkheart
Regista: Iain Softley
Genere: Fantasy
Anno: 2008
Durata: 107 minuti
Voto personale: 3.00/5☆

Trama: Quando Mortimer Folchart detto Mo, esperto rilegatore di libri malandati, trova un volume di "Inkheart" in una vecchia libreria di provincia, non crede ai propri occhi. Sono dieci anni che cerca quel libro, da quando sua figlia Meggie ne aveva tre; da quando, l'ultima notte in un cui lo ha letto ad alta voce, sua moglie Resa è scomparsa all'interno del mondo fantastico di Inkheart, alla corte medievale del malvagio Capricorno. Pochi lo sanno, ma Mo è una lingua di fata: con la lettura può richiamare alla realtà i personaggi dei romanzi, ma rimandarli indietro può essere molto più complicato. Ora, con quella copia del libro in mano, Mo è deciso ha ritrovare Resa e, che lo voglia o meno, Meggie farà di tutto per aiutarlo.

Recensione: Il primo film che ho deciso di recensire per questa settimana, si intitola "Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro", un film che ho visto per la prima volta circa nove anni fa e che è stato tratto dal romanzo "Tintehnerz" di Cornelia Funke.

Ricordo che la prima volta che lo vidi rimasi colpita per il potere che i due protagonisti avevano, ovvero il poter rendere reali i personaggi dei libri letti ad alta voce.
Un film che, nonostante non mi stancherò mai di riguardare e che presenta una trama molto interessante, non è riuscito ad eccellere a causa della mancanza di "importanti" colpi di scena e di alcune deludenti recitazioni. Ho trovato, invece, certi attori ben calati nella loro parte, che sono riusciti ad interpretare abbastanza bene i loro personaggi.
Sebbene io non possa giudicare perfettamente il film, non avendo letto il libro da cui è stato tratto, lo ritengo un film discreto che, sicuramente, metterei tra gli ultimi posti della mia classifica.
Anche se non lo giudico un buon film, penso comunque che vadano fatte le recensioni per quei film, serie tv e libri che non sono di nostro gradimento.
Fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima recensione,
Letizia.

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