Recensioni

Venerdì 29 Settembre 2017


Titolo: Volevo nascere vento
Autore: Andrea Gentile
Pagine: 142
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: € 8,50
Voto: 5/5

Trama: A 17 anni Rita si trasferisce a Roma e lascia per sempre il suo paese in provincia di Trapani: il perché non è facile da raccontare, non è facile guardare in faccia il mostro che le ha rubato l'infanzia e la famiglia. Ma un giorno l'incontro con il giudice Paolo Borsellino le cambia la vita. Rita con lui si sente al sicuro e, nonostante la verità si dolorosa da accettare, decide di raccontargli tutto quello che sa.

Recensione: Ciao readers! Oggi vi presento una lettura per ragazzi che mi era stata consigliata dalla mia professoressa di lettere in prima liceo.
"Volevo nascere vento", dello scrittore italiano Andrea Gentile, racconta la storia di Rita che, cresciuta in una famiglia mafiosa, a diciassettenne anni decide di trasferirsi a Roma e di collaborare con la giustizia.
Ricordo che nella mia classe, quando ne avevamo discusso, il libro non era piaciuto a nessuno tranne che a me. Non ricordo i motivi per cui i miei compagni non l'avessero gradito, forse perché l'avevano trovato noioso, una lettura lenta, una lettura che parla di un argomento che non era di loro interesse; ma ricordo perfettamente come per me sia stato amore a prima pagina.
L'argomento trattato, la storia che viene raccontata è complicata; racconta di un mondo di cui siamo perfettamente a conoscenza ma del quale non si è soliti parlare, essendo un argomento "tabù".
E' stato grazie a questo libro che sono riuscita a capire meglio l'incredibile lavoro che Paolo Borsellino svolgeva e i rischi che correva pur di liberare il nostro Paese dalla mafia che, anche se non la si vede, è pur sempre presente.
La storia di Rita mi è restata particolarmente impressa, perché nonostante sia cresciuta in una famiglia e un luogo in cui prevale la mafia, lei ha saputo prendere comunque la difficile e rischiosa decisione di andare a Roma e raccontare tutto ciò che sapeva riguardo al Mostro che le aveva portato via la famiglia e i suoi anni più belli.
Grazie all'incontro con Borsellino si sentirà finalmente al sicuro e protetta, ma quando poi verrà sferrato un altro attacco della mafia allo Stato, dove perderà la vita lo "zio Paolo", Rita si sentirà nuovamente sola, indifesa e disperata.
La storia però non si sofferma solamente sulla lotta contro la mafia, ma racconta anche la vita privata di Rita, sopratutto della sua conoscenza con Gabriele, un ragazzo militare conosciuto a Roma, a cui donerà il suo cuore.
Consiglio vivamente di leggerlo, perché è un libro che ti da tanto e ti fa provare emozioni uniche, restandoti nel cuore.
Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione a riguardo!
Alla prossima,
Letizia.






Lunedì 18 Settembre 2017


Titolo: Cose che nessuno sa
Autore: Alessandro D'Avenia
Pagine: 332
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: € 16,15
Voto: 5/5 ☆

"Ci vogliono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per vivere e dodici per crescere."
"Non hai idea di quanto sia bello amare oltre le proprie paure."
"La vita non è mai in rima, al massimo concede un'assonanza, di norma fa solo rumore."

Trama: Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e spaventosa: l'inizio del liceo. I corridoi della nuova scuola sono pieni di fascino ma anche di minacce, nel primo intervallo dell'anno scolastico si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro.
Chiusa nella sua stanza, con il tepore del sole estivo ancora sulla pelle, Margherita si sente come ogni adolescente: un'equilibrista su un filo sospeso nel vuoto. Solo l'amore dei genitori, della straordinaria nonna Teresa, del fratellino le consentono di lanciarsi, di camminare su quel filo, di mostrarsi al mondo e provare a diventare grande con le sue forze.
Ma un giorno Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. E' suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita si spalanca il vuoto sotto i piedi. Ancora non sa che sarà proprio attraversando questo doloroso smarrimento che a poco a poco si trasformerà in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica in seguito all'attacco di un predatore marino. Perché questo è il segreto del dolore: sa dove si nasconde la vita e se ne nutre per farle crescere le ali.
Questa volta però la saggezza sorridente di nonna Teresa non basterà a Margherita, e sarà dal suo nuovo mondo, quello scolastico, che giungeranno nuove voci in grado di aiutarla: quella di Marta, la compagna di banco capace di contagiarla con il suo entusiasmo, quella profonda di Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola, e anche quella di un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri. Proprio in un libro, l'Odissea, Margherita legge la storia di Telemaco e trova le energie per partire in un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino.


Recensione: Eccomi qui con una nuova recensione riguardante il libro che si è da subito guadagnato il primo posto nella mia classifica.
"Cose che nessuno sa" è un romanzo dello scrittore Alessandro D'Avenia, autore di altri tre celebri romanzi: Bianca come il latte, rossa come il sangue (da cui è stato tratto il film); Ciò che inferno non è e, l'ultimo, L'arte di essere fragili.
Con il suo incredibile stile di scrittura, D'Avenia ci regala le pagine della storia di Margherita, una quattordicenne che, oltre al primo giorno di scuola, dovrà affrontare il dolore per l'abbandono improvviso del padre, che colpirà duramente anche la madre, ritrovatasi sola con due figli da accudire e crescere, senza alcun preavviso.
Margherita però non sarà sola in questo percorso, perché al suo fianco ci saranno la sua nuova amica e compagna di banco, Marta, e un ragazzo misterioso, Giulio, che sarà disposto a far di tutto pur di aiutarla ad arrivare al suo obiettivo.
A quelle di Margherita, inoltre, si alternano anche le vicende del suo professore di lettere, un giovane che vive per i libri e la letteratura ma che ha paura di affrontare in faccia l'amore.
Sin dalle prime pagine mi sono letteralmente innamorata della storia e dei personaggi che la vivono, facendomi trasportare in un'altra realtà non poi così diversa dalla mia sotto certi punti di vista.
Mi sono particolarmente "ritrovata" in Margherita, grazie al suo carattere introverso e al forte legame con la nonna materna, con la quale parlava di tutto, si confidava in ogni occasione e dalla quale si rifugiava quando ne aveva più bisogno. Un legame che io stessa, sino a poco tempo fa, avevo con mia nonna materna, che amavo come un seconda mamma e che ho sempre considerato il mio angelo custode.
Anche per il legame che Margherita ha col padre, mi sono immedesimata in modo particolare nella protagonista. Mi ha colpito il fatto che, anche dopo averla abbandonata, non abbia perso le speranze e abbia preso la decisione di partire a cercarlo, perché l'amore che provava per lui era comunque più forte della rabbia e della delusione. Singolare la tenacia di Margherita, che ha saputo dimostrare che l'amore per un genitore è così forte che non sarà mai in grado di abbandonare mai il tuo cuore.
Molto bella anche la scelta dello scrittore di narrare le vicende del professore, nel quale mi rispecchio per un semplice motivo, ovvero la sua passione per la lettura.
Questo personaggio mi ha affascinato perché, nonostante sia un professore, non utilizza il monotono e noioso metodo per spiegare ma ha idee innovative, è disposto a portare la classe a fare lezione nel parco, e preferisce far immedesimare i propri allievi nell'Odissea, assegnando un personaggio a ciascuno e recitandola, anziché fargliela studiare e imparare a memoria come si è soliti fare nelle altre scuole.
Un vero capolavoro che sono grata a mia mamma per avermelo fatto conoscere cinque anni fa e che mi è entrato nel cuore lasciando un segno permanete; un libro grazie al quale, poi, sono venuta a conoscenza dell'autore, una persona splendida che, oltre a scrivere, insegna al liceo classico di Milano, e che,un giorno spero vivamente di incontrare.






Martedì 12 settembre 2017
#settimana a tema 1

Ciao a tutti lettrici e lettori, eccomi qui con la rubrica che ho deciso di portare su questo blog, intitolata “settimana a tema”, che sarà la settimana del 15 di ogni mese.
Per questo mese ho deciso di scegliere come tema il fantasy, il mio genere letterario preferito. 
Le recensioni usciranno tre volte a settimana, una per i libri, una per le serie tv e una per i film. Solo che per questa rubrica, per una settimana avranno tutti un tema preciso.
Spero che questa idea vi piaccia.
E ora cominciamo!





Titoli: Red, Blue, Green
Autrice: Kerstin Gier
Pagine: 329, 345, 428
Genere: Fantasy
Casa editrice: Corbaccio
Prezzo: €11, € 13, €12
Voto personale: 5/5☆

Recensione: Per la prima settimana a tema ho deciso di recensire non un solo libro, ma una trilogia, intitolata “La trilogia delle gemme”. Ne fanno parte i libri “Red,” “Blue” e “Green”, ideati dalla scrittrice tedesca Kirsten Gier.
Come potete vedere, non ho messo la trama di nessuno dei libri, ma di spiegare in generale di cosa parla la trilogia, in modo da evitare spoiler.
La storia narrata in questi libri segue le vicende di Gwendolyn Shepherd, una sedicenne che vive a Londra assieme alla sua numerosa famiglia Montrose, composta da: la madre Grace, i fratellini Caroline e Nick, la nonna Lady Arisa, la prozia Maddy, la zia Glenda e l'odiosa cugina Charlotte.
Gwen fa parte di una famiglia speciale che da generazioni si tramanda un potere misterioso, ovvero quello di viaggiare nel tempo.
La prescelta dell'ultima generazione è Charlotte, che deve ancora compiere il suo primo salto nel passato, solito manifestarsi nei sedici anni di età e preannunciato da mal di testa e mancamenti.
Ma quando a compierlo è Gwen e non la cugina perfetta dai capelli rossi, la ragazza dai capelli corvini si ritrova catapultata in una vita per la quale non era stata preparata. Inizierà così il suo percorso da viaggiatrice nel tempo, tra la loggia dei Guardiani e Gideon de Villers, l'undicesimo viaggiatore che l'accompagnerà in ogni salto nel tempo per completare la missione affidata loro.
Scoprirà segreti importanti e affronterà situazioni che mai avrebbe immaginato di dover affrontare.
Una delle saghe fantasy più belle che io abbia mai letto. Una storia che riesce subito a coinvolgerti, con dei personaggi interessanti e alcuni buffi. Molto attraente l'ambientazione che varia dal presente a vari secoli precedenti, con descrizioni e informazioni sull'epoca.
Alla prossima recensione,
Letizia.







Titolo: La nobile arte del mollare tutto
Autore: Matthew Quick
Pagine: 238
Casa editrice: PIEMME
Prezzo: 16,50
Voto personale: 4.30/5☆



"Ci sarà un giorno in cui ti guarderai allo specchio e non ti riconoscerai più, vedrai qualcun altro, saprai che sei diventato quello che volevano diventassi. Ti sarai conformato. E ti odierai per questo, perché sarà troppo tardi."

Trama: Nanette è un'atleta, figlia e studentessa modello da sempre. Ma quando il suo amato insegnante di letteratura le consegna una copia di un misterioso e ormai introvabile romanzo cult, sente che quello è il suo libro, che le sta parlando. 

Quella storia e l'incontro con il suo autore fanno cambiare tutto, e grazie a loro Nanette conoscerà Lex, giovane e tormentato poeta, di cui si innamorerà. Presto però si troverà di fronte a scelte decisive e scoprirà quale prezzo può avere prendere in mano la propria vita e imparare a dire basta...

Recensione: Eccomi qui con la mia prima recensione su questo blog, che tratta di un libro scritto da Matthew Quick, autore de "Il lato positivo", da cui è stato tratto il film con protagonisti Jennifer Lawrence e Bradley Cooper.

Il libro di cui invece vi parlerò oggi è un romanzo di formazione che narra le vicende di Nanette O'Hare, una sedicenne americana che, dopo aver fatto nuove conoscenze, inizierà a porsi delle domande sulla sua vita, portandola a prendere delle decisioni che la cambieranno per sempre.
La storia ci porta a seguire le vicende di un'adolescente combattuta tra il voler essere se stessa e il voler essere un'altra persona, per essere accettata dai suoi amici, compagni di squadra e di scuola.
Questo romanzo si basa sulla psicologia delle persone ai nostri tempi, in una società in cui vale di più l'apparenza e non l'essenza. Ma ci dimostra, comunque, che al mondo, anche accanto a noi, ci sono ancora persone in grado di vivere a pieno, che non si fermano all'apparenza, a cui non interessa fingere di essere un'altra persona. Persone "vere".
Ho trovato questo romanzo molto scorrevole e interessante, che narra una storia in grado di coinvolgerti sin dalle prime pagine. Gli argomenti trattati ti portano a riflettere sulla tua stessa vita, sulle tue decisioni e ti porta a chiederti se anche tu, proprio come la protagonista, sei veramente felice di quella che sei diventata.
Un libro che ti dimostra che, compiendo anche delle piccole azioni, con un po' di coraggio e forza di volontà puoi cambiare la tua vita.
Una cosa che rende "particolare" questo romanzo, è che al suo interno viene narrata la storia di un altro romanzo intitolato "La gomma da masticare", nel quale Nanette arriva a rispecchiarsi particolarmente con uno dei personaggi. Un libro che genera tanti dubbi e curiosità, distruggendo le certezze della lettrice. Ed è proprio grazie a questo libro che la vita di Nanette O'Hare inizia a cambiare e che Matthew ci racconta una storia adolescenziale, tra amori, amicizie e difficoltà basata sulla realtà, perché, proprio come dicono i protagonisti "non esistono personaggi di fantasia".
L'unica cosa che non mi ha soddisfatto è stato il finale, che ti lascia in sospeso, in attesa di un continuo che molto probabilmente non arriverà mai.
Un libro che consiglio vivamente di leggere e, per chi invece lo avesse già letto, invito a lasciare un commento con il suo pensiero.
Alla prossima recensione,
Letizia.

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